Novità nel consulting business: i Senior Advisor fanno rete ed arricchiscono l’offerta della Consulenza di Direzione.
Scopriamo di cosa si tratta nell’intervista esclusiva di Lorena Bullo ad Achille Poretta, l’imprenditore che ha fondato il Network Digisophy
Come è nata quest’idea?
Nel corso del 2019, guardando il mercato della consulenza, ho visto una domanda affannosa di senior advisor, cioè di persone esperte, con una professionalità ricca e matura, capaci di assumersi responsabilità con coraggiosa prudenza. Parlo insomma di Executive e Super-Esperti capaci di accompagnare con sicurezza un grande cambiamento. Non gli artefici delle maestose execution guidate dalle Big Firm, ma i loro compagni di avventura. Così è nata l’idea di Digisophy, il network di senior advisor. Dai risultati di un piccolissimo osservatorio a cui sono però molto legato: me stesso!
E cosa hai visto dal tuo osservatorio personale?
Dapprima la richiesta di dare una mano ad un bel progetto in Autogrill. Poi a seguire, una dietro l’altra, tanti appelli molto diversi ma con due fattori in comune:
- La provenienza da società di management consulting…
- … Per complementare la squadra con un Executive Advisor di provata esperienza
Tutte iniziative di grande cambiamento? Cosa intendi con questo?
Ecco la mia definizione: un cambiamento è grande quando:
- Stare fermi non è un’alternativa attraente o nemmeno possibile;
- Non sono disponibili in azienda persone che la sanno già lunghissima su come affrontare il quel cambiamento;
- Una o più delle dimensioni del piano espongono a severi rischi di fallimento. Ad esempio: l’alto tasso di innovazione (nuovo business, nuovo servizio, nuovo processo, …), la vastità della dimensione organizzativa, la inderogabilità delle deadline, l’urgenza di ottenere i risultati (ridurre i costi operativi, ridurre il time-to-market, sviluppare il fatturato, …).
Ecco alcuni esempi tratti dalla cronaca di questi ultimi anni: utilizzo della rivoluzione Digital per raggiungere il cuore del Cliente disintermediando gli apparati legacy; apertura di unità produttive e di filiali in far-east; riorganizzazione o resourcing di un dipartimento di back office in ottica di eccellenza di servizio. E così via.
Ma chi ha bisogno dei Senior Advisor?
I centri di gravità del grande cambiamento sono le Management Consulting Firm. Le aziende che affrontano un grande cambiamento hanno eccellenti ragioni per rivolgersi alla Consulenza:
- Devono muoversi dannatamente in fretta e in sicurezza;
- Non hanno tutti gli specialisti necessari e nemmeno la forza d’urto richiesta;
- Una volta terminato quel percorso di cambiamento, dovranno smobilitare ufficiali e truppe e congedarli con la semplicità con cui si termina un contratto commerciale.
Cosa significa questo per Digisophy?
Significa declinare il concetto di “Senior Advisor per il grande cambiamento” in una frase non esaustiva ma decisamente concreta: “Digisophy è la consulenza per le Società di Consulenza”.
Come vengono accolti dal mercato i Senior Advisor?
Ho più di 30 anni di vita professionale letteralmente intrisa di consulenza. Sono stato partner di Accenture, ho conosciuto centinaia di colleghi consulenti che, nella diaspora della professione, sono a volte migrati verso altre società di consulenza. Sono stato poi il direttore dei sistemi informativi di —-diverse aziende dove ho lavorato con i consulenti stando dall’altra parte della scrivania.
Con tutto questo sguazzare nella consulenza, mi è stato naturale vedere che:
- Bain ha costituito BAN – Bain Advisory Network – una rete di “…hundreds of external experts spanning all sectors, functions and geographies, who are matched to client needs…”.
- Recentemente Accenture ha dato vita a AXN – Alumni Expert Network – dedicato agli ex “…che operano nel mondo dell’Advisory/Consulenza come professionisti indipendenti …”.
- IBM, con la sua nuova Corporate Strategy, punta tra l’altro su un eco-sistema di partner.
- Anche Engineering, EY e PwC ricorrono sovente ad esperti esterni per complementare le proprie squadre con la massima flessibilità organizzativa.
C’è evidentemente una convergenza che valorizza i professionisti di alto profilo disponibili “on demand” per affrontare i grandi cambiamenti, conferendo competenze tagliate sulla specifica necessità.
Le società di consulenza sono gli unici clienti di Digisophy?
Le aziende di management consulting sono Clienti a cui Digisophy guarda con grandissima attenzione: è insieme a loro che spesso i nostri professionisti portano il valore maggiore. Ma ci sono diversi modi per arrivare a formare la squadra. Accade che ci si trovi schierati al fianco di società di consulenza pur essendo stati chiamati direttamente dall’Azienda Cliente. L’ingaggio è diverso, ma questo non è un punto fondamentale quando l’obiettivo è portare insieme il valore atteso in sicurezza e per tempo.
Nel nostro ultimo incontro mi hai raccontato dei valori che sostengono Digisophy. Vuoi parlarne?
Sì, volentieri. Appena partiti con Digisophy, è scoppiato il COVID-19. Chiusi nelle nostre case davanti ai PC, quale migliore occasione per mettere le teste al lavoro e chiarire le caratteristiche di Digisophy ed i suoi valori? Ho fatto molte videoconferenze con i pionieri che per primi hanno aderito al network ed a cui sono molto riconoscente. In particolare Giuseppe Andò, Roberto Berti, Vittorio Corradi, Luca Silvestrelli, Roberto Toni e Gianluca Vaglio hanno dato contributi irrinunciabili.
Ecco i risultati più significativi, ripresi più diffusamente in un articolo di Giuseppe Andò:
- Digisophy è il serbatoio di professionisti di alto profilo fruibili on demand.
- E’ capace di decisioni e disponibilità rapidissime grazie alla sua agilità.
- Si adatta immediatamente alle condizioni d’ingaggio grazie alla indipendenza degli a Advisor ed alla familiarità con moltissimi metodi accomunati dalla ricerca del valore.
- Digisophy è interessata a progetti di valore concordati con le società di consulenza.
- Si può contare sulla capacità di sviluppo congiunto verticale ed orizzontale del valore per il Cliente. Questo grazie alle profonde expertise degli advisor Digisophy, alla polifunzionalità del Network ed alle conoscenze personali C-level .
Così avete messo a frutto il lockdown…
Il flagello del COVID-19 ci ha spinto a riflettere, a mettere a punto alcuni diagnostici aziendali di resilienza ed alla pubblicazione di qualche articolo. Ora, nel pieno di questa odiosa seconda ondata, abbiamo deciso di fare di più, di renderci tutti disponibili pro-bono per attività mirate alla sconfitta del virus ed al sollievo della popolazione, dell’economia e della sanità. Cosa significa in pratica? Che se alcune delle nostre competenze possono essere utili, allora sono disponibili gratuitamente. Non c’è stata alcuna esitazione da parte di nessuno. Il senso civico e la pietas hanno prevalso subito in tutti noi.
Vorrei chiudere questa intervista con una parola sul valore personale di coloro che per primi si sono con te ingaggiati oltre che per la realizzazione anche per la diffusione del progetto Digisophy.
I compagni di viaggio sono sempre molto importanti. L’incoraggiamento che arriva nel momento di fatica, l’idea brillante che rinnova l’entusiasmo, la costanza che spinge tutti nella stessa direzione sono fattori umani indispensabili sia per il progresso del progetto, sia per il piacere di parteciparvi. Ed anche l’onesto conflitto delle idee è preziosissimo, così come l’intesa con una sola occhiata. Come è accaduto con questa intervista per la quale ti ringrazio davvero sinceramente. Così come ringrazio tutta la squadra Digisophy: Giuseppe Andò, Roberto Berti, Lorena Bullo, Vincenzo Canova, Vittorio Corradi, Giulio Destri, Enzo Di Taranto, Cristina Gianotti, Attilio Graziano, Giambattista Massaro, Luca Silvestrelli, Roberto Toni, Gianluca Vaglio.
Lorena Bullo: “Ho conosciuto Achille nel 1985, anno in cui entrambi entrammo in Accenture, lui nel management consulting ed io nel recruiting. Tutto facile: dovevo fargli incontrare giovani candidati adeguati alla consulenza. Molti anni dopo l’ho incontrato nuovamente in GLS insieme a Caterina Tancini, destinata a diventare poi HR Director Italia di Alfa-Laval e mia cara preziosa amica. Infine oggi lavoriamo nuovamente fianco a fianco sul progetto Digisophy.”