Executive Advisory – Network e Teamwork

(di Achille Poretta)

Professionisti che lavorano in squadra, la ricetta per fare un salto in avanti nelle prestazioni aziendali. In sicurezza.

Il patrimonio imprenditoriale Italiano

Il 57% del PIL italiano è generato da aziende con fatturato inferiore ai 50 milioni che impiegano l’82% dei lavoratori italiani. Quindi le PMI sono il nocciolo duro dell’economia del nostro Paese? No, sono piuttosto il cuore metabolico della tenuta economico-sociale della nostra amata Italia, ma, come nocciolo, sono piuttosto fragile. Flessibile ma fragile.

Le debolezze di questo tessuto sono cinque:

  • Flessibilità finanziaria: flebile, in peggioramento.
  • Innovazione digitale: non pervenuto.
  • Sviluppo internazionale: : tracce.
  • Acquisizioni: sottozero – il rischio è di essere acquisiti; da un’azienda Francese, per esempio.
  • Management: cresciuto con l’azienda; fedele; ma è sufficiente?

Molte PMI si riconosceranno, almeno in parte, in questo duro check-up. Eppure negli imprenditori Italiani ci sono passioni accorate, genio Leonardesco e coraggio Garibaldino (en-passant, eroe dei due mondi). Queste caratteristiche hanno spesso portato alla crescita rigogliosa delle nostre imprese. Alcuni grandiosi casi recenti, sbocciati al mondo in una sola generazione: Luxottica, Benetton, Esselunga, Fininvest, Armani, Banca Mediolanum, Geox, Diesel, … E’ ad esempi come questi che le PMI e gli imprenditori che le guidano devono guardare.

Il punto d’attacco

Il salto in avanti, la trasformazione di una piccolo gioiello locale in una grande eccellenza nazionale e globale richiede sempre lo sviluppo di molti fattori del tessuto aziendale:

  • Le strategie e gli obiettivi di lungo termine;
  • I processi più importanti e quelli meno efficienti
  • L’organizzazione ed i modi di esercitare la leadeship;
  • Le competenze delle persone, la misura dei risultati ed i sistemi premianti;
  • I sistemi informativi e le tecnologie digital
  • Le infrastrutture produttive, logistiche, telematiche.

Questa lunga lista non lascia dubbi: ogni salto in avanti richiede temporaneamente una bella iniezione risorse qualificate aggiuntive. Se questo non succede, se le solite persone continuano a fare le solite cose (il day-by-day che tiene in piedi l’organismo aziendale) come possono i desideri, le ambizioni ed i progetti imprenditoriali diventare realtà?  Non possono.

Il punto d’attacco è quindi questo: scegliere i compagni di viaggio necessari per imprimere l’impulso addizionale capace di traghettare in sicurezza l’azienda nel futuro.

Executive Advisory

Chi può accompagnare il viaggio? Perché non un Executive di lunga esperienza, abituato a lavorare al centro del cambiamento e desideroso di condividere le sue conoscenze? Questo è sicuramente un eccellente compagno di viaggio!

Le aziende di management consulting stanno rivalutando molto questa figura professionale. Stanno mettendo il senior advisory all’interno della loro strategia di mercato. Questo accade perché esiste un bacino di elevatissima professionalità (sotto utilizzato) che aggiunge il sapore dell’esperienza diretta al mix di risorse messo in campo per realizzare il cambiamento.

Prendiamo ad esempio una persona che è stata a lungo Direttore del Personale di una grande multinazionale, magari guidando con successo una fusione su più Paesi. Chi può pensare che costei non possa portare valore nell’affiancare un giovane dirigente nel disegno, ad esempio, di un nuovo sistema premiante? E questo mix “giovane dirigente + vecchia volpe” non finirà per essere quello più efficace e allo stesso tempo quello più economico?

Questi sono – in sintesi giornalistica – i motivi principali della attuale rivalutazione del ruolo dei Senior Advisor.

La PMI viaggia in Prima Classe

Le PMI possono accedere direttamente ai Senior Advisor cresciuti professionalmente in grandi società di consulenza o in multinazionali strutturate con ampia esposizione alle sfide del mercato.

Spesso in questo modo l’imprenditore riesce ad assicurarsi il vantaggio di un luogotenente esperto che lo aiuta a governare la compagine impegnata sui progetti innovativi.

Una persona fidata che faccia da catena di trasmissione tra la visione imprenditoriale e la squadra di tecnici, fornitori e consulenti reclutati per fare il salto di qualità aziendale. Noi di Digisophy coltiviamo la vocazione a lavorare assieme ad altri consulenti e tecnici, nonché in squadra tra di noi. Governare il cambiamento non è semplice: l’esperienza dei Senior Advisor Digisophy mitiga i rischi, assicura un viaggio più rapido e più sicuro, riduce drasticamente le probabilità di fallimento cioè di rimanere a metà strada o, peggio, di abortire e ripiegarsi sul passato.

Per-corso “Agevolare, gestire e governare l’innovazione”

In un contesto globale fortemente competitivo ed in continua evoluzione l'unico modo attraverso il quale le imprese possono diventare competitive è rappresentato dall'innovazione. Ma nelle imprese, specie nelle PMI, occorrono strumenti pratici che siano semplici da usare e di applicazione immediata. Lo scopo di questo per-corso in tre tappe è quello di fornire a Titolari,…

Siamo strateghi o dettaglianti?

(di Vittorio Corradi) Nella mia esperienza di manager e di consulente presso aziende manufatturiere sono stato spesso coinvolto in discussioni su come impostare la pianificazione aggregata (o a lungo termine, se si preferisce). Si tratta di poche ma fondamentali decisioni: granularità, frequenza, orizzonte e livello. Un errore può avere conseguenze negative in cascata e minare…

Dicono di noi

Digisophy è in pratica un serbatoio di professionisti di alto profilo, disponibili on demand. I suoi Senior Advisor sono preziosi quando cerchiamo quelle expertise che portano al nostro cliente il valore della vita vissuta. Lavorare con loro è facile: conoscono per esperienza diretta le dinamiche delle società di consulenza, dei loro clienti e sanno comprenderne…

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